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I vantaggi del tetto ventilato
Il tetto ventilato, è uno dei più importanti fattori da tenere a mente durante la progettazione e la posa di una nuova copertura o durante una ristrutturazione, permette infatti un efficace smaltimento dell'umidità, riduce i costi di manutenzione ed aumenta le prestazioni dell'isolamento.
La copertura può essere realizzata in modi differenti e, a seconda della soluzione tecnologica scelta, si avrà un certo tipo di tetto, con i relativi vantaggi e svantaggi.
Infatti, mentre la funzione di riparo è a priori data per scontata, ci sono alcune altre caratteristiche che possono variare, come ad esempio le prestazioni in termini di isolamento termico. In generale, la principale distinzione riguarda la presenza o meno di isolamento e la possibilità di realizzare uno strato dedicato alla ventilazione. Inoltre il problema della condensa nei tetti è un aspetto molto importante da considerare sia a livello progettuale che nella scelta e nella posa dei materiali.
Differenza tra ventilazione e traspirabilità:
Un tetto ventilato è un tetto dove esiste un canale di aria dove si generano moti convettivi e l'aria è libera di passare. La traspirabilità di un materiale invece è quanto ci sia scambio di aria (e quindi di umidità) attraverso un materiale, per esempio, le pareti delle nostre case fanno passare (poca) aria tra l'interno e l'esterno e quindi anche l'umidità.
La caratteristica principale di un tetto ventilato, o freddo che dir si voglia, risiede nel fatto che lo strato isolante che si trova in cima ad ogni edificio risulti distaccato dalla copertura del manto esterno.
Ciò crea un’intercapedine, in grado di isolare termicamente e più efficacemente gli ambienti sottostanti; oltre a ciò, ne risentono positivamente anche le operazioni di manutenzione (più semplici per via dell’intercapedine).